MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA A ROMA DALL’ASSOCIAZIONE SOS RINNOVABILI PER DIRE NO ALLA RIDUZIONE DEL CONTO ENERGIA
Dovremmo ringraziare le energie rinnovabili e chi sta investendo nelle tecnologie che permettono la produzione di elettricità senza l’inquinamento che avviene tramite il carbone o il petrolio.
Ma qualcuno evidentemente non è affatto contento, spingendo verso la riduzione degli incentivi al solare fotovoltaico e ad altre fonti. Questo perché la diffusione delle nuove tecnologie e dei pannelli fotovoltaici sta portando alla crisi del vecchio sistema di organizzazione e di produzione della corrente elettrica, mettendo le grandi multinazionali dell’energia (tra cui Enel) nella condizione di dover fare dei cambiamenti e investire nella direzione auspicata dai cittadini.
Con il ministro dello sviluppo Corrado Passera che ha cercato di giustificare la riduzione del Conto Energia con il costo che gli incentivi alle fonti rinnovabili caricano sulla bolletta.
Senza spiegare che una bella percentuale del Cip6, la parte della bolletta sotto accusa, va ancora a finanziare i cosiddetti termovalorizzatori (più giusto chiamarli col loro nome: inceneritori) e gli impianti che usano gli scarti del petrolio. O che una parte della bolletta serve ancora a pagare il lascito del programma nucleare italiano.
Proprio per ristabilire la verità e per salvare le energie pulite le associazioni e i comitati si stanno organizzando con Sos Rinnovabili per una mobilitazione a Roma, con una manifestazione prevista per il 18 aprile alle ore 11 a piazza Montecitorio.
In un comunicato l’associazione Sos Rinnovabili spiega: «Le fonti pulite stanno cambiando il sistema energetico italiano con vantaggi che diventano sempre più evidenti in termini di produzione (che ha raggiunto il 26,6% rispetto ai consumi elettrici nel 2011), di riduzione delle spese legate al protocollo di Kyoto, di creazione di oltre 100mila nuovi posti di lavoro, ma anche economici complessivi per il Paese e oggi anche di riduzione del costo dell’elettricità nel mercato elettrico all’ora di picco grazie al solare e all’eolico.»