ANALISI. I prossimi mesi saranno fondamentali per la questione dei rifiuti nella nostra regione. L’unica via di uscita è l’ecosostenibilità.
I prossimi mesi saranno cruciali per la questione rifiuti nel Lazio. Le scelte che saranno prese, infa
La banda Polverini&Alemanno, infatti, tenterà di fare il gioco delle tre carte sui siti delle discariche, proverà a blandire il formidabile movimento degli abitanti di Malagrotta prospettando loro delle soluzioni ai problemi ambientali di quel territorio martoriato da anni a discapito di altri luoghi. Tenteranno di mettere comunità contro comunità fino alla forzatura finale: provocare scientemente l’emergenza a Roma per poi addossarne la presunta “colpa” ai cittadini/e di qualche comune della Provincia di Roma. Per questo motivo chi in queste ore pensa a divisioni, a distinguo o ai propri guadagni d’immagine potrebbe dover addossarsi la responsabilità politica di un fallimento di questa lotta. È necessaria un’unità d’intenti e d’azione perché in questi mesi ci troveremo di fronte a una sfida enorme: convincere i cittadini/e della città di Roma a imboccare la via di una gestione sostenibile ed ecologica dei rifiuti anche se non sono coinvolti direttamente e in prima persona nel loro smaltimento.tti, segneranno le sorti della nostra Regione per anni. Siamo a un bivio. Possiamo imboccare la strada dell’inquinamento e degli attentati alla salute, fatti di discariche, inceneritori e mala gestione monopolistica dei rifiuti oppure percorrere la via delle quattro R, Riduzione, Raccolta differenziata porta a porta, Riciclo, Riuso, alle quali dobbiamo aggiungere la C di compostaggio, assicurando così un futuro migliore a noi e alle generazioni future. Proprio per questo motivo questa è una partita che non dobbiamo perdere ed è necessario che il fronte che si oppone al Piano Rifiuti del centrodestra si presenti compatto e privo di divisioni perché proprio sulle lacerazioni e sui personalismi con ogni probabilità, punterà il centrodestra per tentare di smembrare il movimento di cittadine/i che si oppone a questa gestione insostenibile dei rifiuti.
La banda Polverini&Alemanno, infatti, tenterà di fare il gioco delle tre carte sui siti delle discariche, proverà a blandire il formidabile movimento degli abitanti di Malagrotta prospettando loro delle soluzioni ai problemi ambientali di quel territorio martoriato da anni a discapito di altri luoghi. Tenteranno di mettere comunità contro comunità fino alla forzatura finale: provocare scientemente l’emergenza a Roma per poi addossarne la presunta “colpa” ai cittadini/e di qualche comune della Provincia di Roma. Per questo motivo chi in queste ore pensa a divisioni, a distinguo o ai propri guadagni d’immagine potrebbe dover addossarsi la responsabilità politica di un fallimento di questa lotta. È necessaria un’unità d’intenti e d’azione perché in questi mesi ci troveremo di fronte a una sfida enorme: convincere i cittadini/e della città di Roma a imboccare la via di una gestione sostenibile ed ecologica dei rifiuti anche se non sono coinvolti direttamente e in prima persona nel loro smaltimento.tti, segneranno le sorti della nostra Regione per anni. Siamo a un bivio. Possiamo imboccare la strada dell’inquinamento e degli attentati alla salute, fatti di discariche, inceneritori e mala gestione monopolistica dei rifiuti oppure percorrere la via delle quattro R, Riduzione, Raccolta differenziata porta a porta, Riciclo, Riuso, alle quali dobbiamo aggiungere la C di compostaggio, assicurando così un futuro migliore a noi e alle generazioni future. Proprio per questo motivo questa è una partita che non dobbiamo perdere ed è necessario che il fronte che si oppone al Piano Rifiuti del centrodestra si presenti compatto e privo di divisioni perché proprio sulle lacerazioni e sui personalismi con ogni probabilità, punterà il centrodestra per tentare di smembrare il movimento di cittadine/i che si oppone a questa gestione insostenibile dei rifiuti.
Nando Bonessio (Terra Lazio)
presidente dei Verdi del Lazio